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Corpus Christi: Te adoramos, Hostia Divina. Corpus Christi 2016: Te adoramos, Hostia DivinaMás
Corpus Christi: Te adoramos, Hostia Divina.

Corpus Christi 2016: Te adoramos, Hostia Divina
Marcelino Champagnat
Te adoramos, Hostia de amor.
🤗 👍 🤗
Marcelino Champagnat
Te adoramos, Hostia divina...
🤗 👍 🤗
miscelánea
miscelánea
La solenne festività del Corpus et Sanguis Domini è la vera festa di Orvieto (TR). La città rivive la solennità della cerimonia, sia religiosa che popolare. Il giovedì del Corpus Domini, dopo la solenne messa in Duomo, esce la processione che percorre le strade intorno alla cattedrale esponendo il Santissimo Sacramento. Il sabato successivo è la volta del Corteo delle Dame, in cui si ripropone …Más
La solenne festività del Corpus et Sanguis Domini è la vera festa di Orvieto (TR). La città rivive la solennità della cerimonia, sia religiosa che popolare. Il giovedì del Corpus Domini, dopo la solenne messa in Duomo, esce la processione che percorre le strade intorno alla cattedrale esponendo il Santissimo Sacramento. Il sabato successivo è la volta del Corteo delle Dame, in cui si ripropone la vita cittadina popolare nel Medioevo. La domenica, con la processione religiosa che porta per le vie cittadine il Santissimo Sacramento e il reliquiario con il Sacro Corporale del Miracolo di Bolsena, illustrato attraverso gli imponenti stendardi che ritraggono le scene del prodigioso evento, sfila il Corteo Storico di Orvieto.
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miscelánea
Storia
La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell'eucarestia[3] in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.[4]
Il papa Urbano IV, con bolla Transiturus dell'11 agosto 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia …Más
Storia

La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell'eucarestia[3] in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.[4]

Il papa Urbano IV, con bolla Transiturus dell'11 agosto 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia (non andrà mai a Roma), estese la solennità a tutta la Chiesa. All'anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena[5]. La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la reale presenza di Cristo nell'Eucaristia. L'introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività[6].

Nel 1208 ebbe un'altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il sacramento dell'eucaristia. Dal 1222, anno in cui era stata nominata priora del convento di Mont Cornillon, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo per chiedere l'istituzione della festa. Scrisse una petizione anche a Hughes de Saint-Cher, all'arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l'iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un concilio e ordinasse, a partire dall'anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All'epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all'interno delle loro diocesi.

Si dovette aspettare però il 1264, alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale.

Durante il periodo delle guerre di religione in Francia (in verità tra il 1540 e il 1600, cioè in un arco temporale leggermente più lungo), la processione del Corpus Domini fu oggetto di ostilità da parte degli Ugonotti. Infatti i Calvinisti (noti in Francia come Ugonotti) negano la transustanziazione come leggenda priva di fondamento, e persino offensiva nei confronti della religione evangelica.

Gli Ugonotti facevano la processione oggetto di numerose provocazioni, e veri e propri attacchi alle immagini e all'ostia, oppure semplicemente dimostravano la loro diversità religiosa (non stendendo alla finestra le tovaglie che, tradizionalmente, le famiglie cattoliche francesi mettevano in mostra in omaggio alla processione, lavorando ostentatamente alle finestre o davanti agli usci ecc.).

Fino alla metà del Seicento in certe zone della Francia la processione del Corpus Domini fu quindi accompagnata da massicci schieramenti di forza pubblica, e con i fedeli in genere armati e pronti a difendere l'ostia da eventuali profanazioni.
miscelánea
Il Corpus Domini (espressione latina che significa "Corpo del Signore"), più propriamente Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Sollemnitas Ss.mi Corporis et Sanguinis Christi)[1], o, nella forma straordinaria del rito romano, Festum Ss.mi Corporis Christi[2], è una delle principali solennità dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità …Más
Il Corpus Domini (espressione latina che significa "Corpo del Signore"), più propriamente Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Sollemnitas Ss.mi Corporis et Sanguinis Christi)[1], o, nella forma straordinaria del rito romano, Festum Ss.mi Corporis Christi[2], è una delle principali solennità dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità oppure, come in Italia, la domenica successiva.

Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa nella Cena del Signore (Messa in Cena Domini) del Giovedì santo. La solennità cristiana universale fu istituita ad Orvieto da papa Urbano IV, con la bolla Transiturus dell'11 agosto 1264.
48josefina
santa clara
Pange, lingua, gloriosi :Córporis mystérium
Sanguinísque pretiósi,
Quem in mundi prétium
Fructus ventris generósi
Rex effúdit géntium.
Nobis datus, nobis natus
Ex intácta Vírgine,
Et in mundo conversátus,
Sparso verbi sémine,
Sui moras incolátus
Miro clausit órdine.
In supremæ nocte coenæ
Recumbens cum frátribus,
Observata lege plene
Cibis in legálibus,
Cibum turbæ duodenæ
Se dat súis …Más
Pange, lingua, gloriosi :Córporis mystérium

Sanguinísque pretiósi,

Quem in mundi prétium

Fructus ventris generósi

Rex effúdit géntium.

Nobis datus, nobis natus

Ex intácta Vírgine,

Et in mundo conversátus,

Sparso verbi sémine,

Sui moras incolátus

Miro clausit órdine.

In supremæ nocte coenæ

Recumbens cum frátribus,

Observata lege plene

Cibis in legálibus,

Cibum turbæ duodenæ

Se dat súis mánibus.

Verbum caro, panem verum

Verbo carnem éfficit,

Fitque Sanguis Christi merum,

Et, si sensus déficit,

Ad firmandum cor sincerum

Sola fides súfficit.

Tantum ergo Sacraméntum,

Venerémur cérnui:

Et antíquum documentum

Novo cedat rítui;

Præstet fides suppleméntum

Sénsuum deféctui.

Genitori Genitóque,

Laus et iubilátio;

Salus, honor, virtus quoque,

Sit et benedíctio;

Procedénti ab utróque

Compar sit laudátio.

Amen.
santa clara
Te adoramos, Hostia Divina. Te adoramos, Hostia de amor.
🙏 🙏 🙏 🙏 🙏
Un comentario más de santa clara
santa clara
Te adoramos, Hostia Divina. Te adoramos, Hostia de amor.
Yugo
👏 👏 👏 😇
Clawdia
🙏 😇 👏
Marcelino Champagnat
🤗 🤗 🤗
Marcelino Champagnat
De Juan Pablo II
Señor Jesús:
Nos presentamos ante ti sabiendo que nos llamas y que nos amas tal como somos.
"Tú tienes palabras de vida eterna y nosotros hemos creído y conocido que tú eres el Hijo de Dios" (Jn. 6,69).
Tu presencia en la Eucaristía ha comenzado con el sacrificio de la última cena y continúa como comunión y donación de todo lo que eres.
Aumenta nuestra FE.
Por medio de ti y en …
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De Juan Pablo II

Señor Jesús:

Nos presentamos ante ti sabiendo que nos llamas y que nos amas tal como somos.

"Tú tienes palabras de vida eterna y nosotros hemos creído y conocido que tú eres el Hijo de Dios" (Jn. 6,69).

Tu presencia en la Eucaristía ha comenzado con el sacrificio de la última cena y continúa como comunión y donación de todo lo que eres.
Aumenta nuestra FE.

Por medio de ti y en el Espíritu Santo que nos comunicas, queremos llegar al Padre para decirle nuestro SÍ unido al tuyo.

Contigo ya podemos decir: Padre nuestro.

Siguiéndote a ti, "camino, verdad y vida", queremos penetrar en el aparente "silencio" y "ausencia" de Dios, rasgando la nube del Tabor para escuchar la voz del Padre que nos dice: "Este es mi Hijo amado, en quien tengo mi complacencia: Escuchadlo" (Mt. 17,5).

Con esta FE, hecha de escucha contemplativa, sabremos iluminar nuestras situaciones personales, así como los diversos sectores de la vida familiar y social.

Tú eres nuestra ESPERANZA, nuestra paz, nuestro mediador, hermano y amigo.

Nuestro corazón se llena de gozo y de esperanza al saber que vives "siempre intercediendo por nosotros" (Heb. 7,25).

Nuestra esperanza se traduce en confianza, gozo de Pascua y camino apresurado contigo hacia el Padre.

Queremos sentir como tú y valorar las cosas como las valoras tú. Porque tú eres el centro, el principio y el fin de todo.

Apoyados en esta ESPERANZA, queremos infundir en el mundo esta escala de valores evangélicos por la que Dios y sus dones salvíficos ocupan el primer lugar en el corazón y en las actitudes de la vida concreta.

Queremos AMAR COMO TÚ, que das la vida y te comunicas con todo lo que eres.

Quisiéramos decir como San Pablo: "Mi vida es Cristo" (Flp. 1,21).

Nuestra vida no tiene sentido sin ti.

Queremos aprender a "estar con quien sabemos nos ama", porque "con tan buen amigo presente todo se puede sufrir". En ti aprenderemos a unirnos a la voluntad del Padre, porque en la oración "el amor es el que habla" (Sta. Teresa).

Entrando en tu intimidad, queremos adoptar determinaciones y actitudes básicas, decisiones duraderas, opciones fundamentales según nuestra propia vocación cristiana.

CREYENDO, ESPERANDO Y AMANDO, TE ADORAMOS con una actitud sencilla de presencia, silencio y espera, que quiere ser también reparación, como respuesta a tus palabras: "Quedaos aquí y velad conmigo" (Mt. 26,38).

Tú superas la pobreza de nuestros pensamientos, sentimientos y palabras; por eso queremos aprender a adorar admirando el misterio, amándolo tal como es, y callando con un silencio de amigo y con una presencia de donación.

El Espíritu Santo que has infundido en nuestros corazones nos ayuda a decir esos "gemidos inenarrables" (Rom. 8,26) que se traducen en actitud agradecida y sencilla, y en el gesto filial de quien ya se contenta con sola tu presencia, tu amor y tu palabra.

En nuestras noches físicas y morales, si tú estás presente, y nos amas, y nos hablas, ya nos basta, aunque muchas veces no sentiremos la consolación.

Aprendiendo este más allá de la ADORACIÓN, estaremos en tu intimidad o "misterio".

Entonces nuestra oración se convertirá en respeto hacia el "misterio" de cada hermano y de cada acontecimiento para insertarnos en nuestro ambiente familiar y social y construir la historia con este silencio activo y fecundo que nace de la contemplación.

Gracias a ti, nuestra capacidad de silencio y de adoración se convertirá en capacidad de AMAR y de SERVIR.

Nos has dado a tu Madre como nuestra para que nos enseñe a meditar y adorar en el corazón. Ella, recibiendo la Palabra y poniéndola en práctica, se hizo la más perfecta Madre.

Ayúdanos a ser tu Iglesia misionera, que sabe meditar adorando y amando tu Palabra, para transformarla en vida y comunicarla a todos los hermanos.
Amén.
4 más comentarios de Marcelino Champagnat
Marcelino Champagnat
Bendito sea Dios.
Bendito sea su Santo Nombre.
Bendito sea Jesucristo verdadero Dios y verdadero Hombre.
Bendito sea el Nombre de Jesús.
Bendito sea su Sacratísimo Corazón.
Bendito sea su Preciosísima Sangre.
Bendito sea Jesús en el Santísimo Sacramento del Altar.
Bendito sea el Espíritu Santo Consolador.
Bendita sea la Incomparable Madre de Dios la Santísima Virgen María.
Bendita sea su Santa …
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Bendito sea Dios.
Bendito sea su Santo Nombre.
Bendito sea Jesucristo verdadero Dios y verdadero Hombre.
Bendito sea el Nombre de Jesús.
Bendito sea su Sacratísimo Corazón.
Bendito sea su Preciosísima Sangre.
Bendito sea Jesús en el Santísimo Sacramento del Altar.
Bendito sea el Espíritu Santo Consolador.
Bendita sea la Incomparable Madre de Dios la Santísima Virgen María.
Bendita sea su Santa e Inmaculada Concepción.
Bendita sea su gloriosa Asunción.
Bendito sea el Nombre de María Virgen y Madre.
Bendito sea San José su casto esposo.
Bendito sea Dios en sus Ángeles y en sus Santo
s.
Marcelino Champagnat
Te adoro con devoción, Dios escondido, oculto verdaderamente bajo estas apariencias. A Ti se somete mi corazón por completo, y se rinde totalmente al contemplarte. Al juzgar de Ti, se equivocan la vista, el tacto, el gusto; pero basta el oído para creer con firmeza; creo todo lo que ha dicho el Hijo de Dios: nada es más verdadero que esta palabra de verdad. En la Cruz se escondía sólo la Divinidad …Más
Te adoro con devoción, Dios escondido, oculto verdaderamente bajo estas apariencias. A Ti se somete mi corazón por completo, y se rinde totalmente al contemplarte. Al juzgar de Ti, se equivocan la vista, el tacto, el gusto; pero basta el oído para creer con firmeza; creo todo lo que ha dicho el Hijo de Dios: nada es más verdadero que esta palabra de verdad. En la Cruz se escondía sólo la Divinidad, pero aquí se esconde también la Humanidad; creo y confieso ambas cosas, y pido lo que pidió aquel ladrón arrepentido. No veo las llagas como las vio Tomas pero confieso que eres mi Dios: haz que yo crea más y más en Ti, que en Ti esperé y que te ame. ¡Oh memorial de la muerte del Señor! Pan vivo que das vida al hombre: concede a mi alma que de Ti viva y que siempre saboree tu dulzura. Señor Jesús, bondadoso Pelícano, límpiame a mí,inmundo, con tu Sangre, de la que una sola gota puede liberar de todos los crímenes al mundo entero. Jesús, a quien ahora veo oculto, te ruego que se cumpla lo que tanto ansío: que al mirar tu rostro cara a cara, sea yo feliz viendo tu gloria. Amén.
(Santo Tomás de Aquino)
Marcelino Champagnat
Publica, lengua, y canta
el misterio del cuerpo glorioso
y de la sangre santa
que dio por mi reposo
el fruto de aquel vientre generoso.
A todos nos fue dado,
de la Virgen purísima María
por todos engendrado;
y mientras acá vivía
su celestial doctrina esparcía.
De allí en nueva manera
dio fin maravilloso a su jornada
la noche ya postrera,
la noche deseada,
estando ya la cena aparejada,
Convida a …
Más
Publica, lengua, y canta
el misterio del cuerpo glorioso
y de la sangre santa
que dio por mi reposo
el fruto de aquel vientre generoso.
A todos nos fue dado,
de la Virgen purísima María
por todos engendrado;
y mientras acá vivía
su celestial doctrina esparcía.
De allí en nueva manera
dio fin maravilloso a su jornada
la noche ya postrera,
la noche deseada,
estando ya la cena aparejada,
Convida a sus hermanos,
y, cumplida la sombra y ley primero,
con sus sagradas manos
por el legal cordero
les da a comer su cuerpo verdadero.
Aquella criadora
Palabra, con palabra, sin mudarse,
lo que era pan agora
en carne hacer tornarse
y el vino en propia sangre trastornarse.
Y puesto que el grosero
sentido se acobarda y desfallece,
el corazón insano
por eso no enflaquece,
porque la fe le anima y favorece.
Honremos pues, echados
por tierra, tan divino sacramento,
y queden desechados,
pues vino el cumplimiento,
los ritos del antiguo Testamento.
Y si el sentido queda
pasmado de tan alta y nueva cosa,
lo que él no puede pueda,
ose lo que él no osa,
la fe determinada y animosa.
¡Gloria al Omnipotente,
y al gran Engendrador y al Engendrado,
y al inefablemente
de entrambos inspirado
igual loor, igual honor sea dado! Amén.
Marcelino Champagnat
Sin dejar la derecha de su Padre,
y para consumar su obra divina,
el sumo Verbo, que ha venido al mundo,
llega al fin la tarde de su vida.
Antes de ser, por uno de los suyos,
dado a quienes la muerte le darían,
en el vital banquete de cenáculo
se dio a los suyos como vianda viva.
Se dio a los suyos bajo dos especies,
en su carne y su sangre sacratísimas,
a fin de alimentar en cuerpo y alma
a …
Más
Sin dejar la derecha de su Padre,
y para consumar su obra divina,
el sumo Verbo, que ha venido al mundo,
llega al fin la tarde de su vida.

Antes de ser, por uno de los suyos,
dado a quienes la muerte le darían,
en el vital banquete de cenáculo
se dio a los suyos como vianda viva.

Se dio a los suyos bajo dos especies,
en su carne y su sangre sacratísimas,
a fin de alimentar en cuerpo y alma
a cuantos hombres en este mundo habitan.

Se dio, naciendo, como compañero;
comiendo, se entregó como comida;
muriendo, se empeñó como rescate;
reinando, como premio se nos brinda.

Hostia de salvación, que abres las puertas
celestes de la gloria prometida:
fortalece y socorre nuestras almas,
asediadas por fuerzas enemigas.

Glorificada eternamente sea
la perpetua Deidad, que es una y trina,
y que ella finalmente nos conceda,
en la patria sin fin, vida infinita. Amén.
MIRIAM ORBE
🙏
Camelia canaria
🤗