"Un Papa secondo i nostri desideri"... Il piano della Massoneria sul Papato

La Massoneria scese in campo... Il Cielo rispose...

Le apparizioni della Madonna a Rue du Bac (Parigi, 1830), secondo l’accordo unanime di tutti i maggiori studiosi e cultori delle apparizioni mariane, sono da considerarsi senza dubbio l’inizio di quella serie di mariofanie moderno-contemporanee che caratterizzano in modo dirompente i nostri tempi, detti a ragione “i Tempi di Maria”.

Queste epifanie mariane sono state progettate dal Cielo come il piano divino-mariano (o forse sarebbe meglio dire il “contro-piano” divino mariano) messo in atto “ad hoc” contro le forze occulte nemiche di Dio e della Chiesa Cattolica operanti in Europa sin dalla fine del XVIII secolo .

Tuttavia, queste forze occulte avevano cominciato a palesare, dai primi decenni del XIX sec., il loro piano diabolico, portato già avanti in modo strisciante dalla Rivoluzione anticristiana che ebbe i sui albori nel lontano XV secolo. Il vero nucleo del progetto era ormai, in quei primi decenni del 1800, già chiaramente delineato: distruggere “ab imis” la Chiesa del Salvatore mediante l’instaurazione di una « contro-Chiesa », « scimmia della Chiesa cattolica » e « corpo mistico dell’Anticristo »[1], che avrebbe dovuto essere la nuova arbitra e guida dell’umanità nella creazione del “mondo nuovo” satanico-massonico creato “ad hoc” dalle forze rivoluzionarie e settarie sotto la regia dello stesso principe delle tenebre, sulle macerie del Cristianesimo e della “Societas cristiana” che si era andata costituendosi gradualmente durante l’Età medievale.

Rue du Bac, in questo contesto dalle fosche tinte, in questo scenario oscuro costruito dalle forze nemiche del Bene, è da leggersi comelo squillo di tromba” che annuncia gli ultimi tempi, intesi in senso stretto, quelli cioè caratterizzati dalla concretizzazione e dall’incarnazione storica dei capitoli 12 e 13 dell’Apocalisse di san Giovanni che parlano dello scontro apocalittico tra le Donna ed il drago e della “trilogia satanica” (drago-bestia nera-falso profeta) che si imporrà sulla terra per minare la sopravvivenza stessa della Vera Credenza, della Fede cattolica e le strutture visibili da essa permeate (come avvenne, almeno in grande parte, nel Medioevo cristiano).

Questo contesto, questo quadro sembra confermato in maniera straordinariamente valida dalla correlazione di eventi storici che trovano proprio in quel 1830 (data delle apparizioni della Vergine a santa Caterina Labourè, la Madonna della Medaglia miracolosa) la loro data di origine o quanto meno hanno in esso un riferimento esplicito.

In questo modo questi eventi sono manifestativi di tale progetto infernale e giustificano, altresì, la scelta proprio di quella data da parte della Vergine Immacolata come punto d’inizio della battaglia escatologica da Lei inaugurata e che vede oggi, nel Terzo millennio inoltrato, il suo apice evolutivo e la sua drammatica fase conclusiva.

Ve ne sono diversi. In questo articolo mi soffermo su uno in particolare accontentandomi di offrire il rimando agli altri articoli che ho scritto su questo tema raccolti QUI. Consiglio di leggere la dissertazione perchè penso sia illuminante per diversi aspetti

Con il collegamento che qui sotto propongo, riagganciandomi alle righe introduttive si arriva, potrebbe dirsi, all’apoteosi del disvelamento del piano diabolico: l’azione devastatrice della setta Massonica contro la Chiesa di Cristo. Non sono certo il primo a disseppellire i dati che seguono dagli archivi per illuminarne quello che la Chiesa sta vivendo oggi. Ma forse l'originalità sta nel collegamento che propongo con i Tempi di Maria, in particolare con l'apparizione di Rue du Bac che ne segna, storicamente, l'inizio (per delucidazioni sul significato e il senso profondo dei TEMPI DI MARIA vedere QUI e QUI)

Ma ora arriviamo al dunque...

In quel 1830 si concludeva un decennio di lavori occulti svolti dall’Alta Vendita della Carboneria, alla fine dei quali questa setta oscura completò le sue “Istruzioni”. Questo documento è esemplare sotto molti punti di vista. Secondo gli esperti del campo, nulla meglio di questo può far conoscere la costituzione della Frammassoneria, la sua maniera di operare, lo scopo a cui tende e i mezzi che adopera per raggiungerlo. L’alta Vendita era un residuo della Carboneria (almeno quanto al nome), costituita da 40 membri con pseudonimi e diretta da un romano di alto lignaggio (“Nubius”). Il loro scopo era quello di conquistare i vertici ecclesiastici nello stesso modo in cui la Carboneria tradizionale faceva con i vertici politici.

In queste Istruzioni segrete lo svelamento del piano satanico-massonico è, direi, totale. Vi leggiamo:

« Il lavoro che stiamo per intraprendere (…) può durare molti anni, forse un secolo (…).

Quello che dobbiamo cercare e aspettare, come i Giudei aspettano il Messia, è un Papa secondo i nostri bisogni (…) per spezzare con lui la roccia sulla quale Dio ha costruito la Sua Chiesa (…).

Noi avremo il mignolo del successore di Pietro coinvolto nel complotto (…).

Per assicurarci un Papa secondo il nostro cuore, si tratta, prima di tutto, di formare una generazione degna del regno che noi desideriamo (…).

In qualche anno, questo giovane clero che avrà per forza invaso tutte le funzioni (…) sarà chiamato a eleggere il Pontefice (…) e questo Pontefice, come la maggior parte dei suoi contemporanei, sarà necessariamente (…) imbevuto di principi (…) umanitari che noi stiamo per mettere in circolazione (…).

Noi dobbiamo (…) riuscire, attraverso dei piccoli mezzi ben graduati, a far trionfare l‘idea rivoluzionaria attraverso un Papa (…)[2]
».

Le Istruzioni concludevano:

« Nella via che noi tracciamo ai nostri fratelli (…) si debbono vincere grandi ostacoli e superare molteplici difficoltà. Si trionferà colla esperienza e colla perspicacia. Ma il fine è si bello che vale la pena di spiegare tutte le vele al vento per raggiungerlo. Cercate il Papa del quale abbiamo fatto il ritratto. Gettate le vostre reti nel fondo delle sacristie, dei seminari e dei conventi. Il pescatore di pesci diventa pescatore di uomini, voi porrete degli amici nostri intorno alla Cattedra apostolica.

Avrete predicato una rivoluzione in tiara e cappa, camminando colla croce e la bandiera,
una rivoluzione che non avrà bisogno se non che d’essere un po’ spronata per mettere il fuoco ai quattro lati del mondo. Ogni atto dunque della vostra vita tenda a scoprire questa pietra filosofale »[3].

Terrificante. Abbiamo qui il pieno disvelamento dei piani della Massoneria, dei piani di satana. Un membro della setta, sotto lo pseudonimo di “Piccolo Tigre”, scriveva a “Nubius”:

« Per uccidere sicuramente il vecchio mondo (la Civiltà cristiana), noi abbiamo creduto esser necessario di soffocare il germe cattolico e voi, coll’audacia del genio, vi siete offerto a colpire nel capo, colla fionda di un nuovo David, il Golia pontificio. Benissimo; ma quando darete il colpo? Io sono impaziente di vedere le società segrete alle prese coi Cardinali dello Spirito Santo »[4].

Ancora un ultimo dato, la “ciliegina sulla torta” direi. È ancora il 1830. In Francia. Nel clima anticlericale e rivoluzionario nasceva una figura oscura ed abietta, sconosciuta ai più ma non agli “addetti ai lavori”. Si tratta di Paul Roca, ex prete, apostata e massone. Sarà condannato e messo all’Indice con interdetto dal sant’Uffizio nel 1888. Fu uno dei maggiori responsabili del “modernismo cattolico” svolgendo, a quell’epoca, un ruolo fondamentale di cerniera tra azione massonica contro la Chiesa e uomini di Chiesa. Varò, in Francia, un autentico piano infernale di destrutturazione e demolizione completa del Cristianesimo e della Chiesa cattolica, pubblicando diversi scritti sovversivi, con cui si impegnava ad essere guida di coloro che con lui lavoravano allo stesso progetto infame.

Prospettò e propose un “rinnovamento” (cioè “pervertimento”) della Chiesa Cattolica coi seguenti mezzi: soppressione della veste talare; matrimonio dei preti; revisione dei dogmi in funzione del progresso universale; sconvolgimento della liturgia; l’Eucarestia ridotta a un semplice simbolo della comunione universale; il vecchio papato ed il vecchio sacerdozio abdicante di fronte ai preti dell’avvenire. In un suo scritto si legge l’empio programma:

« Per far entrare la Chiesa Cattolica nel sinarchismo[5] dobbiamo spogliarla della certezza della Verità, della sua identità dogmatica e delle sue pretese universalistiche. Dobbiamo indurre in essa il pluralismo filosofico e teologico, la reinterpretazione dei dogmi, la falsa collegialità episcopale, la democratizzazione della Chiesa, il falso ecumenismo, l’orizzontalismo religioso, la secolarizzazione della Chiesa, la libera interpretazione delle sacre Scritture, la falsa libertà religiosa, lo sconvolgimento della Liturgia e dei Sacramenti, il rilassamento della disciplina ecclesiastica, il permissivismo »[6].

« Tutte le chiese divisionarie scivolano verso la loro rovina; esse sprofondano in pieno per far posto alla Chiesa unitaria, a questa basilica sociale che comprenderà tutti i templi, tutte le cappelle del passato e del presente per sostituire l’ovile unico di cui parla Nostro Signore »[7].

Questo oscuro personaggio, in contatto con occultisti del Rito Scozzese, del Martinismo e della Teosofia, davanti ai partecipanti del Congresso spiritista e spiritualista del 1889, aveva proclamato:

« Il mio Cristo non è quello del Vaticano (…). Cristo è il duro Adam-Kadmon dei cabalisti; vale a dire la “religione dell’uomo” »[8].

E continuava: « Al Cristo-Uomo sofferente succede, ai nostri giorni, il Cristo-spirito trionfante (l’umanità divinizzata delle Logge - n.d.r.). Il Cristo che così si manifesta nella scienza, sarà riconosciuto dagli ebrei, dagli indù, dai brahmani, dai mahatma, dai cinesi, dai tibetani »[9].

Il piano ecumenico del massone canonico Roca, inoltre, prevedeva che si sarebbe giunti ad una religiosità planetaria, ossia alla « universalità di un cristianesimo col quale si metteranno in armonia tutti i centri religiosi della terra »[10].

L’arguzia di questo figuro deriva, purtroppo, dal fatto di essere stato un tempo cattolico, perfino sacerdote, per cui conosceva bene l’intima natura della Chiesa cattolica, le sue caratteristiche genetiche, i suoi punti di forza e, di conseguenza, come e dove doveva essere attaccata per poter essere distrutta. Quello di quest’uomo, come di tantissimi suoi “compagni di setta”, è un moto luciferino, un affronto diretto a Dio, frontale, di cui egli riconosce l’esistenza, la presenza, la Provvidenza; come pure riconosce che è Dio il “costruttore” della Chiesa, Mistero oltre che Istituzione.

Si tratta davvero di vedere in azione, qui, quel drago rosso-fuoco di cui parla Apocalisse, la cui furia cominciava a manifestarsi in questi primi decenni del XIX secolo e i cui progetti già si delineavano in modo terribilmente preciso, puntuale.

Ma Dio era ormai sceso anch'Egli in campo. L'aveva e l'avrebbe fatto ancor più strepitosamente nei decenni a seguire attraverso la sua creatura eletta per questa missione, la Nuova Eva e protagonista con il Nuovo Adamo della storia della Salvezza: la Vergine Maria. E' Lei che è stata incaricata di vincere satana e di condurre il gregge degli eletti degli ultimi tempi a salvezza. Obbedire a Lei significa, di conseguenza, obbedire a Dio. Disprezzare Lei significa disprezzare Dio stesso. Chi ha la grazia di comprendre questo ha compreso una grande verità e sperimenterà i frutti meravgliosi di essere un vero figlio della Vergine, a Lei tutto consacrato, disponibile per il piano d'azione contro il male.

Avanti con Maria!

Note:

[1] Cf Venerabile F. J. Sheen, Communism and the Conscience of the West, Bobbs-Merril Company, Indianapolis 1948, pp. 24-25.
[2] H. Delassus, Il problema dell’ora presente. Antagonismo tra due civiltà, parte prima: Guerra alla Civiltà cristiana, pp. 335-337.
[3] Ivi, pp. 337-338.
[4] Ibidem.
[5] Con l’espressione “Sinarchia universale” si intende quel particolare filone cospirativo mirante ad instaurare sulla terra, attraverso il sincretismo di tutte le ideologie politiche e religiose, un nuovo modello politico-economico-sociale, dotato d’intrinseca definitività: « Dalla fine del XIX secolo, la tecnocrazia s’impegnò a costruire una “Repubblica Universale” (massonica) mediante prima la Società delle Nazioni e poi l’O.N.U. Vi collaborarono movimenti come l’utilitarismo, il cooperativismo, la Fabian Society e soprattutto la cosiddetta Sinarchia nei suoi vari club, circoli e commissioni riservati o settari od occulti. Il “progetto sinarchico” fu delineato fin dal 1884 dall’occultista francese Joseph Saint-Yves d’Alveydre e fu formalizzato nel 1934 col Patto Sinarchico Rivoluzionario. Tale progetto fu poi rilanciato dal movimento europeista, guidato da vari politici liberal-socialisti come Jean Monnet, Chaban Delmas e Altiero Spinelli e fu infine parzialmente realizzato con l’unione monetaria europea avviata dall’eurocrate Jacques Delors, un “cattolico democratico” seguace di Mounier »: G. Vignelli, Tecnocrazia e sinarchia, 2.8.2012: www.ilgiudiziocattolico.com/…/tecnocrazia-e-s…
[6] Citato da don L. Villa, La Massoneria e la Chiesa Cattolica, Editrice Civiltà, Brescia 2008, p. 48.
[7] Ivi, p. 52.
[8]Idem, La Battaglia continua, Editrice Civiltà, Brescia 2010, p. 60.
[9] Ivi, p. 61.
[10] Ivi, p. 62.
ricgiu
anche se fosse suggerito da buoni propositi come si fa ad avvivicinare la Beata Vergine Maria alla pietra filosofale di massonica memoria? Se poi si fa nominare dal Montfort la stessa pietra filosofale si commette un grave errore contro la Fede introducendo concetti apostatici nella credenza popolare. Andate a vedere che cos'è la finestra di Overton
Tempi di Maria e un altro utente si collegano a questo post
Francesco I
Luxiano1000
Non prevalebunt
solosole
Si è andati oltre ogni più rosea aspettativa
Massimo M.I. condivide questo
9
Massoneria.
L'antipapaAltro
Massoneria.

L'antipapa
Fatima.
Chissà perchè i preti non ne sanno niente... almeno così sembra...
fidelis eternis
Invito alla lettura : www.accademianuovaitalia.it/…/6021-una-mente-… e www.accademianuovaitalia.it/…/6022-tempi-nuov…
per conoscere la mente contorta dei progressisti politici e religiosi (questi ultimi meglio definiti neomodernisti) e calarsi nel loro odo di pensare e di operare